Ricerca libera

660 risultati per si
Artusi, Pellegrino
La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene
152542 1911 , Firenze , Landi 50 occorrenze

La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

SI VENDE IN FIRENZE PRESSO L'AUTORE, Piazza d'Azeglio, 25


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

I Bolognesi, per questa minestra, fanno uso dei così detti denti di cavallo di mezzana grandezza, e questa pare anche a me la forma che meglio si

Vedi tutta la pagina

Pagina 100


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Questi, veramente, non si dovrebbero chiamar ravioli, perchè i veri ravioli non si fanno di carne e non si involgono nella sfoglia.

Vedi tutta la pagina

Pagina 110


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

torlo, smettete. Le frittate si fanno semplici e composte; semplice, per esempio, è quella in foglio alla fiorentina che quando un tale l'ebbe

Vedi tutta la pagina

Pagina 134


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si chiama matta non perchè sia capace di qualche pazzia, ma per la semplicità colla quale si presta a far la parte di stival che manca in diversi

Vedi tutta la pagina

Pagina 137


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Che linguaggio strano si parla nella dotta Bologna!

Vedi tutta la pagina

Pagina 163


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Perchè si chiamino crescioni e non tortelli di spinaci vattel'a pesca. So che si lessano degli spinaci secondo

Vedi tutta la pagina

Pagina 164


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

l'uso comune, cioè senz'acqua e, spremuti bene, si mettono, tagliati all'ingrosso, in umido con un soffritto di olio, Crescioni aglio, prezzemolo

Vedi tutta la pagina

Pagina 164


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si possono fare con ogni sorta di carne avanzata e si preparano come le polpette del N. 314, senza però l'uva passolina e i pinoli. Invece si può dar

Vedi tutta la pagina

Pagina 165


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si possono servir sole; ma meglio accompagnate con altra qualità di fritto.

Vedi tutta la pagina

Pagina 166


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Il pollo si taglia a piccoli pezzi, si mette in padella così naturale con sufficiente quantità di lardo, condendolo con sale e pepe. Quando è cotto

Vedi tutta la pagina

Pagina 171


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Ogni popolo usa per friggere quell'unto che si produce migliore nel proprio paese. In Toscana si dà la preferenza all'olio, in Lombardia al burro, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 171


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Con questa farinata si possono fare anche delle frittelle.

Vedi tutta la pagina

Pagina 188


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Le uova e la salsiccia messe insieme pare non si trovino in cattiva compagnia, come non vi si trova la carnesecca tagliata a dadi; se le prime sono

Vedi tutta la pagina

Pagina 189


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

, ripiegatela sul petto dell'animale. A questi uccelli, quando si fanno in umido, si addice un contorno di cavolo nero o di lenticchie intere; xn ogni

Vedi tutta la pagina

Pagina 207


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Male, male assai poi fanno coloro che si lasciano vincere dal vino. A poco a poco, sentono nausea al cibo e si nutrono quasi esclusivamente di quello

Vedi tutta la pagina

Pagina 23


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

In Toscana questi piatti si manipolano nella stessa guisa, ma si fa uso del solo olio.

Vedi tutta la pagina

Pagina 239


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Prendasi dunque un buon pezzo di questa zampa e si lessi, poi si disossi, si tagli a pezzetti e si metta al fuoco con burro, sale e pepe, un po' di

Vedi tutta la pagina

Pagina 249


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Questi fagiuoli si prestano molto bene per contorno al lesso, se non si vogliono mangiar da soli.

Vedi tutta la pagina

Pagina 285


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Matterello. Legno lungo circa un metro e ben rotondo, col quale si spiana e si assottiglia la pasta per far tagliatelle od altro.

Vedi tutta la pagina

Pagina 30


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

I gusci dei piselli, se sono teneri e freschi, si possono utilizzare cotti nell'acqua e passati dallo staccio. Si ottiene così una purée, cioè un

Vedi tutta la pagina

Pagina 304


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Spianatoia. Asse di abete larga e levigata sopra la quale si lavorano le paste. In alcuni luoghi, fuori della Toscana, si chiama impropriamente

Vedi tutta la pagina

Pagina 31


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Tornando al cacciucco, dirò che questo, naturalmente, è un piatto in uso più che altrove nei porti di mare, ove il pesce si trova fresco e delle

Vedi tutta la pagina

Pagina 320


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Non sarà male avvertire che si usa cuocere il pesce lesso nella seguente maniera: si mette l'acqua occorrente, non però in molta quantità, al fuoco

Vedi tutta la pagina

Pagina 323


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Il mondo ipocrita non vuol dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi

Vedi tutta la pagina

Pagina 34


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

La schiuma della pentola è il prodotto di due sostanze: dell'albumina superficiale della carne che si coagula col calore e si unisce all'ematosina

Vedi tutta la pagina

Pagina 37


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

L'oca domestica, in confronto delle specie selvatiche, è cresciuta in volume, si è resa più feconda e pingue in modo da sostituire il maiale presso

Vedi tutta la pagina

Pagina 375


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Il pesce di maiale è quel muscolo bislungo posto ai lati della spina dorsale, che a Firenze si chiama lombo di maiale. Colà si usa distaccarlo

Vedi tutta la pagina

Pagina 379


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

non sapranno che si possono conservare per qualche mese come si pratica nella campagna Aretina e forse anche altrove, ponendoli dopo cotti in un

Vedi tutta la pagina

Pagina 380


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si lavorano prima per bene col mestolo entro una catinella, le uova collo zucchero; poi vi si versa a poco per volta la farina, lavorandola ancora, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 397


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Nelle feste Lemurali si sputavano fave nere e si percuoteva nel tempo stesso un vaso di rame per cacciar via dalle case le ombre degli antenati, i

Vedi tutta la pagina

Pagina 433


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Eccovi un piatto che si usa fare in quaresima.

Vedi tutta la pagina

Pagina 436


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Anche il pane di sabbia è un dolce tedesco, così chiamato perchè si sfarina in bocca come la sabbia e però si usa servirlo col the che lo rende più

Vedi tutta la pagina

Pagina 444


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

E dieci volte un asino si chiami

Vedi tutta la pagina

Pagina 445


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

, dovendo il ribes restare intero. Versatelo in una compostiera e servitelo diaccio come frutta cotta. I semi, se non si vogliono inghiottire, si

Vedi tutta la pagina

Pagina 462


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Alle conserve si può sostituire uva sultanina e candito a pezzetti.

Vedi tutta la pagina

Pagina 471


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Tanto questo che il budino di cioccolata si possono mettere in gelo prima di servirli, come pure, per dar loro più bell'apparenza, si possono coprire

Vedi tutta la pagina

Pagina 473


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

In Toscana — ove, per ragione del clima ed anche perchè colà hanno avvezzato così lo stomaco, a tutte le vivande si dà il carattere della leggerezza

Vedi tutta la pagina

Pagina 478


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

La colla di pesce si prepara avanti così: si mette prima in molle, poi al fuoco con due dita di un bicchier d'acqua, si fa bollire finchè l'acqua

Vedi tutta la pagina

Pagina 489


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Questa minestra, con cui si solennizza in Romagna la Pasqua d'uovo, è colà chiamata tridura, parola della quale si è perduto in Toscana il

Vedi tutta la pagina

Pagina 49


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

È un dolce che si può complicare e variare quanto si vuole. Si può, ad esempio, fare un buco in mezzo alla marmellata e riempirlo di conserva di

Vedi tutta la pagina

Pagina 497


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si potrebbe anche incassarla nella pasta frolla.

Vedi tutta la pagina

Pagina 497


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Ch'ogni erba si conosce per lo seme,

Vedi tutta la pagina

Pagina 519


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si prendono pesche spicche, mature e sane, si gettano due alla volta, per un minuto, nell'acqua bollente e, tolte dall'acqua, si sbucciano senza

Vedi tutta la pagina

Pagina 553


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si dice viva la calce quando, dopo averla leggermente bagnata coll'acqua, in forza di un'azione chimica si screpola, si riscalda, fuma, si gonfia e

Vedi tutta la pagina

Pagina 555


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si usa mangiarli col lesso.

Vedi tutta la pagina

Pagina 556


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Dal nome si dovrebbe giudicare per la migliore di tutte le zuppe. Certamente si può collocare fra le più signorili, ma c'è esagerazione nel titolo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 64


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

In que' paesi dove si fa uso quasi giornaliero di paste d'uova fatte in casa, non vi è servuccia che non ne sia maestra; e molto più di questa che è

Vedi tutta la pagina

Pagina 68


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Lo spicchio di petto si serve dopo per lesso.

Vedi tutta la pagina

Pagina 70


La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Si chiudono in una sfoglia fatta come quella dei cappelletti e tagliata con un disco rotondo alquanto più grande. Io mi servo del disco N. 195. Si

Vedi tutta la pagina

Pagina 78